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Treni per i pendolari o Alta Velocità?

 

Da molte settimane la ferrovia Pinerolo - Torre Pellice è chiusa in seguito a una piccola nevicata e si parla sempre più apertamente di una sua chiusura definitiva.
Ma finora pochi hanno rilevato che la chiusura o l'abbandono dei treni locali e dei pendolari, l'eliminazione dei treni notte tra Torino-Milano e Roma-Napoli (con 800 lavoratori lincenziati), la riduzione degli Intercity,  è andata di pari passo con la costruzione delle linee ad Alta Velocità attraverso la penisola.


Si potrebbe dire che a Trenitalia interessi solo la gestione dei Freccia Rossa sulla linea Alta Velocità Torino-Milano-Roma-Napoli, per la quale sono stati spesi in questi anni 98 miliardi di euro (per 300.000 passeggeri), mentre per le migliaia di chilometri del resto della rete - dove viaggiano 2.600.000 pendolari - sono stati spesi appena 4 miliardi di euro. Una rete che Trenitalia sta abbandonando al suo destino e che si salva solo dove viene gestita direttamente dagli enti locali, come in Alto Adige.


Invece la  Regione Piemonte taglia di 6 milioni di euro i contributi al trasporto collettivo su gomma (i pullman di linea) in Provincia di Torino perché “non ci sono i soldi”, ma vorrebbe avviare una Grande Opera che costerà almeno 3 miliardi di euro (ma altre stime arrivano a 15 miliardi!)

Si tratta della nuova linea Torino-Lione (NLTL) con il relativo, costosissimo tunnel sotto il Gruppo d'Ambin, contro cui si battono da 20 anni gli abitanti della vicina Valle di Susa.

 

Il presidente Monti il 2 marzo ha rilanciato il progetto, ma il suo discorso richiede molte precisazioni.

 

1. Ha affermato che l'analisi costi-benefici verrà presentata "presto"... Ma questo studio dovrebbe precedere (e non seguire) la decisione di realizzare qualsiasi opera, soprattutto in tempi di crisi economica. In ogni caso sarebbe stato sufficiente guardare l'analisi costi-benefici fatta dai valsusini, da cui risulta un'opera con costi immensi e benefici scarsi.

 

2. Ha detto che ora c’è un progetto low-cost che costerebbe 8,2 miliardi di euro, con una spesa per l’Italia inferiore ai 3 miliardi. Ma in Italia il costo delle grandi opere è di 3-4 volte superiore ai preventivi. Inoltre questo progetto prevede di costruire solo il tunnel di base di 57 km, parallelo all’esistente e sottoutilizzata linea verso la Francia, mentre non prevede lavori dove ci sono i problemi più grossi.
Proprio l’Osservatorio citato da Monti ha individuato come prioritari gli interventi tra Torino e Avigliana, e nel nodo di Torino, dove c’è la principale "strettoia" sul corridoio 5. Qui a causa dell'interramento della linea (il "passante") non è più possibile far transitare treni con merci pericolose: la vera urgenza dunque è fare al più presto una linea che aggiri la città e mandi i treni merci verso il grande scalo di Novara (invece di fare il costosissimo asse di corso Marche per raggiungere l'antiquato scalo di Orbassano).

 

3. Ha detto che con il Tav il tempo di viaggio tra Milano e Parigi scenderà da 7 a 4 ore: cosa impossibile, a meno di percorrere il nuovo tratto Torino-Lione a 800 km/ora! Il guadagno reale di tempo sarebbe di appena 1 ora. Infatti Monti, oltre a non saper fare i conti, non sa nemmeno che il Tav passeggeri è scomparso da anni dai progetti. Ora si parla di Alta Capacità merci, e i treni passeggeri dovranno adeguarsi, viaggiando a circa 160 km/ora e mai oltre i 220 km/ora (velocità più elevate richiedono tolleranze millimetriche dei binari, che non sopporterebbero il peso dei treni merci).

 

4. Monti non si è accorto che la crisi economica farà ulteriormente calare il traffico merci: persino i Si Tav riconoscono che negli ultimi anni i traffici tra Italia e Francia sono stati costanti (in realtà sono diminuiti), e la situazione non è destinata a cambiare. Dunque la linea attuale, utilizzata al 30%, potrebbe sopportare il trasferimento di tutto il traffico ora su strada.  

 

5. Ha detto che nel vecchio tunnel del Frejus non possono passare i container. Una vera bugia, perché grazie ai recenti lavori possono transitare i treni con sopra i TIR o i container, e le pendenze non sono eccessive (mettere 2 o 3 locomotori per ogni treno merci costa immensamente meno di un nuovo tunnel).

 

6. Ci ha di ricordato che il corridoio 5 è stato deciso dall'Europa ed è indispensabile. Ma non ha detto che il termine "corridoio" definisce un insieme di infrastrutture di trasporto su un determinato asse. Quindi da Torino verso Lione il corridoio 5 esiste già, visto che comprende una ferrovia a doppio binario rimodernata, un'autostrada e 2 strade statali.

 

7. Ha affermato che dalla Valutazione di Impatto Ambientale non emergono particolari problemi. Invece persino i promotori del progetto (LTF) riconoscono molte delle criticità ambientali: intercettazione di falde acquifere, prosciugamento di decine di sorgenti, elevata presenza di radon, possibile presenza di uranio e amianto, oltre all'inquinamento portato dal trasporto e smaltimento di 17 milioni di tonnellate di materiali estratti dalla montagna.

 

8. Ha parlato dell'indispensabile collegamento con l'Europa che verrebbe assicurato solo dal nuovo tunnel: ma allora perché nessun politico italiano nel 2006 è andato all'inaugurazione del tunnel di base del Lötschberg, che mette in collegamento il Piemonte e l'Italia con il nord Europa attraverso il tunnel del Sempione, sul corridoio - questo davvero trafficato - Rotterdam-Genova?
Nessuno ricorda che gli svizzeri prima hanno tassato i camion, poi hanno fatto i tunnel di base, e quindi hanno obbligato i TIR a salire sui treni. Invece in Italia l'AFA (autostrada ferroviaria alpina) attraverso la Val Susa non viene utilizzata perché per i camionisti è più conveniente stare in autostrada.


Persino i Si Tav (Foietta della Provincia di Torino) ammettono che non è ancora stato affrontato il fondamentale problema di come convincere gli autotrasportatori a salire sui treni. Italia e Francia (a differenza della Svizzera) non hanno mai fatto nulla per tassare i TIR, o per aumentare le loro tariffe autostradali, e non hanno progetti in merito. Quindi si rischia di fare un nuovo tunnel ferroviario che resterà inutilizzato perché i TIR continueranno a viaggiare in autostrada...

 

Furio Chiaretta